Tania Muser

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DIRLO CON I FIORI - LA CLEMATIDE

La clematide fa parte della famiglia delle ranuncolacee, è una pianta perenne e rampicante e il suo stelo può raggiungere oltre i 10 metri. Esistono molti tipi di questa pianta dai colori vari con tonalità che vanno dalle tinte tenui del bianco e del verde-giallo, a quelle più vivaci del rosso e del viola. In Italia esistono 7 specie spontanee di clematis di cui 4 le possiamo trovare sull’arco alpino.

In passato si credeva che la clematide avesse proprietà curative, infatti veniva utilizzata come diuretico, analgesico e cicatrizzante naturale. La clematis però fa parte della famiglia delle ranuncolacee ed è quindi potenzialmente velenosa poiché contiene il glucoside ranunculina. La clematis viene utilizzata oggi nella medicina omeopatica per curare le infiammazioni, la depressione e le amnesie: essa fa parte dei rimedi floriterapici dei Fiori di Bach per contrastare la distrazione e mancanza di concentrazione favorendo la creatività pratica e produttiva.

Dagli antichi greci la clematide fu chiamata col nome di una vite, klema, poiché si attorciglia intorno alle altre piante finché il suo capo non è esposto al sole. Alcuni la chiamano Laccio d’amore perché si tiene stretta all’altra pianta come in un abbraccio amoroso, e in campagna la clematide selvatica che si arrampica tra i cespugli è nota come Vite falsa o Erba dei cenciosi. I poeti inglesi hanno spesso chiamato questa delicata pianta rampicante Recesso della Vergine, dal momento che cresce sui pergolati e nei luoghi ombrosi, creando così un piacevole rifugio per le fanciulle. Qualcuno ritiene che tale nome le sia stato dato in onore della regina Elisabetta I di Inghilterra, la regina vergine, poiché fu introdotta in Inghilterra durante il suo regno. In Inghilterra fu anche soprannominata Gioia del viandante perché cresceva spontanea nei boschi e ai margini delle strade.

Clematis BELLEZZA MENTALE

Una cosa di bellezza è una gioia per sempre:
Cresce in beltà, senza mai svanire nel nulla,
Ma serba ancora per noi un tranquillo ritiro e un sonno pieno
Di dolci sogni e salute e quieto respiro.
Perciò ogni nuovo giorno intrecciamo
Un laccio fiorito per legarci alla terra.
ENDIMIONE, J. Keats