Fin dall’antichità, nelle varie civiltà, il giardino rappresentava e sostituiva l’Eden perduto, il luogo ideale di pace, piacere e armonia.
Nell’era attuale dove i centri abitati sono soffocati dall’inquinamento e dal cemento, dove lo spazio scarseggia, il verde è diventato il valore più prezioso ed è forte l’esigenza di trovare luoghi di riposo, di fuga dalla vita moderna, di riconciliazione con la natura. Chiunque di noi sogna di possedere una piccola Babilonia; un terrazzo fiorito, un cortile con piante rampicanti o un giardino rigoglioso.
Tra le sette meraviglie del mondo antico vi erano annoverati proprio i giardini pensili dell’antica città di Babilonia. Si narra che il re Nabuccodonosor fece costruire i giardini per allietare le giornate della giovane moglie Amiti. Il re adornò i giardini con alberi e piante di ogni specie possibili e immaginabili, provenienti da tutte le parti del mondo.
Oggi anche noi dobbiamo inventarci un modo nuovo per vivere la natura in città, trasformando ritagli di cemento in oasi fiorite, giardini pensili e angoli di natura sottratti al degrado, al fine di portare a innesti duraturi di natura in grado di mutare in meglio il paesaggio delle nostre case e delle nostre città.
Quale periodo migliore di questo, nel momento in cui la natura risorge, per mettere alla prova la propria voglia di contatto con la terra. E’ quasi primavera, la stagione delle semine e della messa a dimora dei bulbi a fioritura estiva e di piante belle come le peonie.
Non perdetevi il prossimo appuntamento: con Giovanni andremo a comprare piante e semi per una terrazza sul lago. Sarà un reportage fotografico dove racconteremo questo progetto. Non mancheranno consigli e descrizioni delle piante che sceglieremo. Con il passare dei mesi condivideremo i cambiamenti che avverranno, le piccole sorprese, che ovviamente ci saranno.
Immagini: alcune immagini sono tratte da Bacsac.