Come ogni anno, ad aprile, Milano ospita la settimana del design e tutti gli eventi del Fuorisalone.
Per me è diventato un appuntamento imperdibile. Due aspetti mi hanno colpito di questa edizione: i fiori e il dialogo fra antico e moderno.
Incomincio con il marchio danese Hay (di cui vi avevo parlato nel post a Copenaghen) ospitato a Palazzo Clerici. Lo stile nordico è stato perfettamente inserito nelle magnifiche sale neoclassiche decorate con marmi e stucchi dorati. Un perfetto equilibrio dove i fiori hanno dato quel tocco di accoglienza.
Proseguo con Palazzo Litta (origini barocche) nel cui cortile quest’anno è stata ospitata l’installazione dello studio londinese di Asif Khan” Tempietto nel bosco”.
In piazza Duomo fermata da Tiffany che per questo evento ha chiesto la collaborazione di 5 artiste per interpretare le serre in argento per ciascuna delle cinque vetrine. E all’interno del negozio, fiori ovunque, nelle serre, appesi …
Il cortile di palazzo Serbelloni ha ospitato l'installazione Swarovski e il piano nobile ha aperto i suoi saloni al marchio danese Gubi per la presentazione della collezione “Tra vecchio e nuovo”.
Entrando nel “Palazzo Swarovski” si viene avvolti da una miriade di riflessi e giochi di luce.
Salendo al piano superiore sono stata affascinata dagli allestimenti floreali creati da Christian Tortu per Gubi. La scelta dei fiori, dei colori, e degli accostamenti, insoliti con elementi naturali presi dal mondo vegetale era perfettamente studiata per gli incredibili saloni e arredi .
E infine il Palazzo Bocconi ha accolto l’installazione di Louis Vitton per la presentazione della nuova collezione "Objet nomades". Nel cortile è stata installata la Hexacube House “casa bolla” progettata nel 1970 dal designer greco George Candilis. Al piano nobile una cascata di 10.000 fiori di carta accoglieva noi visitatori.
Voi siete riusciti a fare un salto? Cosa vi ha lasciato a bocca aperta?