Data alternativa per la settimana del design a Milano che quest’anno si sta svolgendo in questi giorni.
Ieri sono riuscita a ritagliarmi una giornata da dedicare al Fuorisalone.
Come sempre, ho fatto una scelta a priori delle installazioni che desideravo vedere e ogni anno scelgo delle location nuove così da scoprire angoli inediti della città, che non cessa mai di meravigliarmi.
Un cielo azzurro incredibile e un’aria tersa erano la perfetta cornice per esaltare i colori. Vi parlo di colori perché anche quest’anno mi hanno veramente colpito, con scelte cromatiche briose, vivaci, pop, allegre … Interpretazioni poetiche…
Ho suddiviso la giornata in tre zone:
·Tortona con i suoi spazi industriali che trovo sempre stimolante
·Brera con Via Palermo sempre super affollata
·San Babila e Cordusio con i palazzi più storici che ogni anno cerco di scoprirne di nuovi e rimango sempre a bocca aperta
La mia prima tappa, un po' fuori mano, è stata Via Balzaretti dove ha sede Toiletpaper il quale ha tappezzato le facciate di alcune case. Effetto ottico straordinario con giganteschi fiori e strumenti musicali.
La seconda tappa è stata zona Tortona con varie fermate.
Studio Base con Ikea e le sue proposte interattive e sempre molto colorate, mi hanno stupito i manifesti enormi che arrivavano fino quasi al cielo.
Opificio 31 uno spazio industriale enorme suddiviso in tante installazioni. Qui mi sono innamorata dell’installazione ’24 ore con Boero’ (punto di riferimento nel mondo dell’architettura in tema di colori). L’allestimento in collaborazione con IED ha suddiviso una giornata italiana in 6 momenti dall’alba alla notte e ne ha interpretato i suoi colori, le sue luci uniche. Hanno chiesto a 6 persone differenti d’interpretare uno dei momenti, tra cui un deejay che lavora di notte, un maestro liutaio-violinaro e scrittore, Art director IED, architetti e studenti dello IED. Ognuno di loro ha creato la sua personale palette descrivendo non solo i colori ma anche le sensazioni e i profumi di quel particolare momento della giornata.
Sempre all’interno di Opificio 31 mi sono addentrata nei suoni di un’installazione creata con cristalli e con colori pop di Stilvovo.
Quest’anno sono poi ritornata nello spazio di Antonio Marras che per me è pura poesia dove mi sembra di essere in un tempo sospeso, con contrasti tra le tonalità delicate ed eteree accanto ai rossi intensi e piante di graminacee che danno un tocco di leggerezza naturale all’atelier.
Proseguendo nel pomeriggio ho visitato alcuni palazzi storici (che aprono le loro porte solo per queste giornate) dove design e storia s’incontrano: Palazzo Durini, Palazzo Clerici, Palazzo Visconti, Circolo Filologico Milanese (con una sala Liberty meravigliosa) e Palazzo Isimbardi.
A Palazzo Isimbardi il marchio Loewe ha presentato ‘Weave, Restore, Renew’. Sono rimasta incantata dall’artigianalità dei prodotti e l’uso di materiali ‘poveri’. Un’ installazione essenziale inserita in questo palazzo senza tempo.
Ed infine per chiudere un salto alla Pelota dove ogni anno Hermes crea la propria installazione.
Spero che riusciate a fare ancora un salto per nuove ispirazioni.
E voi da cosa siete rimasti affascinati?
Raccontatemi cosa vi è piaciuto di più.