DIRLO CON I FIORI - IL MUGHETTO

 
 

Il mughetto è una pianta bulbosa, erbacea e perenne che cresce spontanea specialmente nei paesi del Nord, dove cresce nei boschi di latifoglie. Il mughetto fiorisce a maggio: gli steli si caricano di campanelle bianche dal delicato profumo. Il suo aroma viene usato in profumeria fin dall’antichità ed era considerato prezioso al punto che i Romani lo conservavano solo all’interno di recipienti d’oro. In Germania, invece si preparava l’Acqua d’oro, un’acqua profumata a cui si attribuivano eccezionali virtù terapeutiche. Si narra che il mughetto fosse il preferito di Mercurio, poiché il suo profumo inebriante rinforzava il cervello e acuiva la memoria.

Il mughetto è un fiore caro a molti Paesi: è il simbolo della Jugoslavia ed è il fiore nazionale in Finlandia. Per la sua fioritura, il mughetto è legato a maggio, in particolare al primo del mese, giorno in cui nell’antica Roma, in occasione delle Kalendae Maiae, gli innamorati lo regalavano alle loro donne e festeggiavano la primavera. In Francia il mughetto viene venduto per le strade il 1° maggio, tradizione che risale alla corte di Carlo IX: una volta il re ricevette un mazzo di mughetti come auspicio di buona fortuna e di prosperità per l’anno a venire. La trovò un’idea così felice che decise di fare ogni anno lo stesso omaggio floreale alle donne della sua corte. Anche in Inghilterra il mughetto viene festeggiato: ogni anno a maggio si svolge in Cornovaglia la Furry Dance, in cui tutti i partecipanti ne indossano uno.

Mughetto FELICITA’ RITROVATA

Bianco bocciolo! Che nella tua bellezza mansueta sporgi le tue pudiche guance pallide come la neve sotto la luna, sembri, al di sotto delle tue enormi, alte foglie verdi, un eremita al riparo sulla sua montagna.

THE LILY OF THE VALLEY, G. Croly

 
 

CORSO IN VILLA LA VALVERDE #1

 
 

Il 29 marzo 2014 si è svolto presso Villa La Valverde il corso di Flower Design dedicato ai fiori spontanei. Sono stati realizzati degli splendidi bouquet mescolando fiori recisi con fiori e rami di piante che crescono rigogliosi nel giardino della villa.

Abbiamo raccolto le immagini della flora ridente che ci ha accolti e quelle del corso che potrete sfogliare nelle gallerie fotografiche.

Grazie a tutti i partecipanti per l’energia che ci avete trasmesso e per gli ottimi risultati raggiunti!

 
 

DIRLO CON I FIORI - IL BUCANEVE

 
 

Il bucaneve, Galanthus nivalis, è una pianta perenne e bulbosa che fiorisce quando ancora la neve ammanta la terra. Il suo nome deriva dal greco e significa Fiore di latte, ma viene chiamato Stella del mattino perché è uno dei primi fiori che sbocciano ad inizio anno.

Il bucaneve ha assunto nei secoli vari significati: in epoca vittoriana, in Inghilterra, si credeva che tenere in casa un bucaneve portasse sfortuna e per questo il giardino divenne il luogo prescelto per la disposizione di questa pianta e vennero realizzate splendide Passeggiate del bucaneve nelle tenute di campagna.
Il significato più diffuso è però legato ad un messaggio di speranza poiché il fiore del bucaneve, apparentemente fragile e delicato, è l’unico ad affrontare le temperature fredde dell’inverno e a dischiudersi impavido in morbidi e candidi fiori. Per questo regalare un cesto di bucaneve ad inizio anno equivale a dare un messaggio di speranza e buon auspicio. A questo si lega anche il senso di consolazione che infonde questo fiore per la felice promessa che accompagna l’arrivo della primavera, stagione della rinascita. Il bucaneve, per il bianco dei suoi petali, è considerato anche simbolo di purezza.

Esiste un racconto tedesco molto affascinante che narra come Dio, dopo aver creato la Terra, chiese alla neve di scendere sui fiori per colorarsi un po’, ma tutti questi rifiutarono, tranne il bucaneve. Da allora, per ricompensare questo umile fiore, la neve lo lascia fiorire ogni anno prima che inizi lo spettacolo primaverile.

Elegante e raffinato, il bucaneve è stato un’ispirazione per molto poeti inglesi, tra cui S. T. Coleridge e W. Wordsworth, e non solo, come testimonia la fiaba Il Bucaneve scritta dal danese H. C. Andersen.

Bucaneve CONSOLAZIONE e SPERANZA

Lui era lì, così sottile e delicato e facile a spezzarsi, eppure così forte, nella sua giovanile bellezza, era lì in un mantello bianco e nastri verdi.
IL BUCANEVE, H. C. Andersen

In una passeggiata montana ci siamo imbattuti in questo fiore meraviglioso e ve lo raccontiamo anche con queste foto che gli abbiamo scattato.

 
 

DIRLO CON I FIORI - LA CLEMATIDE

 
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La clematide fa parte della famiglia delle ranuncolacee, è una pianta perenne e rampicante e il suo stelo può raggiungere oltre i 10 metri. Esistono molti tipi di questa pianta dai colori vari con tonalità che vanno dalle tinte tenui del bianco e del verde-giallo, a quelle più vivaci del rosso e del viola. In Italia esistono 7 specie spontanee di clematis di cui 4 le possiamo trovare sull’arco alpino.

In passato si credeva che la clematide avesse proprietà curative, infatti veniva utilizzata come diuretico, analgesico e cicatrizzante naturale. La clematis però fa parte della famiglia delle ranuncolacee ed è quindi potenzialmente velenosa poiché contiene il glucoside ranunculina. La clematis viene utilizzata oggi nella medicina omeopatica per curare le infiammazioni, la depressione e le amnesie: essa fa parte dei rimedi floriterapici dei Fiori di Bach per contrastare la distrazione e mancanza di concentrazione favorendo la creatività pratica e produttiva.

Dagli antichi greci la clematide fu chiamata col nome di una vite, klema, poiché si attorciglia intorno alle altre piante finché il suo capo non è esposto al sole. Alcuni la chiamano Laccio d’amore perché si tiene stretta all’altra pianta come in un abbraccio amoroso, e in campagna la clematide selvatica che si arrampica tra i cespugli è nota come Vite falsa o Erba dei cenciosi. I poeti inglesi hanno spesso chiamato questa delicata pianta rampicante Recesso della Vergine, dal momento che cresce sui pergolati e nei luoghi ombrosi, creando così un piacevole rifugio per le fanciulle. Qualcuno ritiene che tale nome le sia stato dato in onore della regina Elisabetta I di Inghilterra, la regina vergine, poiché fu introdotta in Inghilterra durante il suo regno. In Inghilterra fu anche soprannominata Gioia del viandante perché cresceva spontanea nei boschi e ai margini delle strade.

Clematis BELLEZZA MENTALE

Una cosa di bellezza è una gioia per sempre:
Cresce in beltà, senza mai svanire nel nulla,
Ma serba ancora per noi un tranquillo ritiro e un sonno pieno
Di dolci sogni e salute e quieto respiro.
Perciò ogni nuovo giorno intrecciamo
Un laccio fiorito per legarci alla terra.
ENDIMIONE, J. Keats

 
 

DIRLO CON I FIORI - IL TULIPANO

 
 

Le sue origini sono orientali: il tulipano viene dalla Turchia, paese in cui è amato al punto da definire Era del Tulipano il periodo storico di pace e fervore culturale che va dal 1718 al 1730. Il tulipano veniva utilizzato in quantità enormi per adornare le regge e i palazzi dei sultani, e prende il nome dal copricapo indossato dagli uomini turchi, il turbante, il tullband.

Il tulipano era ed è il simbolo dell’amore: ancora oggi esercita su di noi un fascino magnetico, probabilmente per la sua forma semplice, a coppa, e i pochi petali, definisce un disegno essenziale e la sua posizione raccolta trasmette l’importanza dell’intimità.  Non a caso molti film trovano il suo nome nel titolo, come Pane e Tulipani, di Soldini, splendida storia d’amore che racconta intense emozioni e un grande sentimento con estrema semplicità.

Noi vi proponiamo alcune delle splendide varietà di tulipano: dai più semplici a quelli con i petali ondulati, dalle tonalità più calde a quelle più intense come nel caso del tulipano nero, con i suoi petali di un bordeaux intenso, vellutati al tocco.

Tulipano DICHIARAZIONE D’AMORE

Sulle rive del Bosforo, il tulipano è l’emblema dell’incostanza ma anche della passione più violenta. Tanto che la natura fa in modo che cresca nei giardini di Bisanzio, e racconta, alla bellezza prigioniera, che un amante sospira per lei, e che la sola vista gli manderebbe il viso in fiamme e il cuore in brace.

 
 

SAN VALENTINO: FIORI, MODA E PASSIONE

 
 

San Valentino è alle porte e vogliamo proporvi un’immagine alternativa di questa ricorrenza proponendovi degli interessanti accostamenti di fiori e moda, ricordandovi che l’amore è fatto soprattutto di intensa passione. Quale colore rappresenta la passione? Il rosso, ma non solo.

Per questo San Valentino vi suggeriamo alcuni accostamenti di fiori dalle tonalità intense che esaltano la passionalità attraverso la vivacità cromatica. Abbiamo scelto per voi delle rose Coffee BreakCherry-Oh! e Secret Garden, accostate a giacinti blu, ranuncoli rosa, anemoni e garofani fuxia. Vi proponiamo anche un’idea per il biglietto su cui scrivere il vostro messaggio d’amore: degli acquerelli fatti a mano che ritraggono due rossi papaveri, legati tra loro.

Rosso come gli abiti di Valentino, maestro del gusto che ha saputo con estremo rispetto e straordinaria eleganza valorizzare e raccontare la sensualità della donna, come fece nel ’500 Tiziano con la Venere di Urbino, dove il rosso racconta con estrema grazia la femminilità.

Nella campagna pubblicitaria Fall/Winter 2013/2014 di Valentino, realizzata dai fotografi olandesi Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, le modelle sembrano ritratte in dipinti e disegnate dalla luce. Queste foto raccontano l’importanza dello stile anche attraverso il dettaglio: i bouquet floreali trionfano sullo sfondo nero come gioielli di assoluta eleganza. Uno spunto interessante per un regalo floreale sofisticato!

 
 

CHAENOMELES: PROFUMO D'ORIENTE E DI PRIMAVERA

 
 

Piano piano annusiamo aria di primavera, il sole inizia a mostrarsi con una tiepida presenza e noi ci prepariamo ad una nuova fresca stagione godendoci dei bellissimi rami di Chaenomeles.

I Chaenomeles, chiamati anche Cydonia, sono degli arbusti tenaci e resistenti appartenenti alla famiglia delle Rosacee.
Questa pianta ha origini orientali e dopo la fioritura produce un frutto: una piccola mela gialla o rossa e dal profumo intenso – che si può utilizzare per preparare del dolcificante aromatizzato o gustose marmellate -, per questo viene anche chiamata cotogno giapponese.

I rami spinosi dei Chaenomeles sono carichi di boccioli dalla fioritura precoce: spesso li troviamo sbocciati anche prima che nascano le foglie. Gli splendidi fiori, a forma di coppa, possono essere di colore rosso, rosa o bianco.
I Chaenomeles non amano bere molto, per questo basta riempire il vaso che andrà ad accoglierli con poche dita d’acqua.

CHAEMOMELES – Cotogno Giapponese

 
 

DIRLO CON I FIORI - IL GIACINTO

 
 

Un fiore dal profumo inebriante che ci prepara alla primavera. Le tonalità del giacinto, talvolta intense, talvolta delicate, vanno dal bianco al blu, dal rosso al rosa, dal giallo all’arancione, e creano una tavolozza di colori che rallegrano il grigiore di queste giornate di pieno inverno. Il giacinto è una pianta bulbosa che non necessita di cure particolari: una volta fiorito bisogna lasciare che il fogliame ingiallisca naturalmente – in questo modo il tubero può produrre le riserve di nutriente per poter rifiorire l’anno successivo – per poi procedere all’essiccazione del bulbo in un luogo buio, possibilmente freddo e secco; l’autunno è il momento in cui si possono ripiantare per poi attendere una nuova, colorata e odorosa fioritura. Il giacinto reciso va conservato, invece, in un vaso con poca acqua, accortezza importante per tutte le piante invernali e tuberose come l’anemone, il ranuncolo e il tulipano.

Giacinto BENEVOLENZA

Si è scelto il giacinto come emblema della benevolenza, senza dubbio per via del suo dolce profumo e del suo splendido aspetto.

 
 

UN MATRIMONIO COME IL GRANDE GATSBY

 
 

Si è svolto presso Villa d’Acquarone un matrimonio straordinario ispirato allo sfarzo del Grande Gatsby. Si è trattato di una festa, di una grande festa stile anni ’20 per la quale abbiamo collaborato con Palazzo Eventi per ricreare un’atmosfera frizzante, elettrica, ricca di energia e di decorazioni curate nei minimi dettagli.

Per questo evento abbiamo realizzato delle composizioni floreali il cui cromatismo raccontasse l’eleganza e la vitalità di quel periodo e che esprimessero la forza visiva dei fuochi d’artificio: rose, dalie, gradioli, amaranthus dalle nuance intense e modulate attraverso un coerente gioco di ton sur ton ottenuto con l’attento accostamento di fiori estremamente diversi tra loro. L’utilizzo dei cristalli ci ha premesso di amplificare gli effetti luminosi per esaltare l’effetto di un ambiente dal lusso vivace e appariscente.

Sono stati allestiti sia gli interni che gli esterni della Villa d’Acquarone attraverso soluzioni definite ad hoc per ciascuno spazio. Abbiamo arricchito le pareti della sala da pranzo e il tavolo imperiale con composizioni ad altezze alternate, mazzi di rose e un candelabro da cui scendono a cascata rami di phalaenopsis. Uno degli elementi di maggior impatto visivo ed emozionale per quanto riguarda l’outdoor è l’arco floreale dove gli sposi hanno celebrato la loro unione: un trionfo di rose, ortensie e cristalli pendenti sotto cui scambiarsi promesse d’amore. Sono stati curati, inoltre, gli spazi della voliera, della piscina, l’ingresso principale, gli accessi al palazzo, la zona lounge e la fontana interna.

Non ci siamo dimenticati dei dettagli: abbiamo proposto delle splendide polsiere come omaggio floreale da offrire alle donne invitate: fresie, perle e piume per ornare il capo o i polsi femminili. Per la decorazione delle sedute esterne, invece, sono stati realizzati fiocchi di raso e organza al cui centro abbiamo inserito dei piccoli punti luce di Swarovski.

Vi invitiamo a sfogliare l’album fotografico di questo matrimonio che è stato un divertimento anche per noi che ci siamo sbizzarriti per allestirlo.