fiori per la vostra tavola di Natale

 
 

Per la vostra tavola di Natale propongo i colori dell’oggettistica del concept store Froh Sinn a Zurigo, abbondante neve, il calore e la luce delle candele e queste decorazioni floreali:

  • mazzo di benvenuto, se potete in vaso azzurro
  • 3 bouquet di rose bianche per il vostro centrotavola
  • piccolo mazzo per ciascun invitato da appoggiare  se potete su tovaglioli blu

INGREDIENTI
mazzo di benvenuto

  • 1 ramo medio di pino normandianno
  • 1 ramo medio di pino argentato
  • 2 rami piccoli di cipresso argentato con pigne
  • 2 steli di bacche di brunia argentata
  • 2 steli di bacche di iperico bianco
  • 1 stelo di eryngium blu

bouquet di rose

  • 6 steli di rose bianche ben aperte
  • tuya quanto basta

mazzolino per ciascun invitato

  • 1 stelo di rosellina bianca ramificata
  • 1 stelo di iperico bianco
  • 1 stelo di eryngium blu naturale
  • tuya, pino, cipresso quanto basta
  • rametto con bacche di eucalipto

Consigli per l’esecuzione

Mazzo di benvenuto: iniziate con i due rami grandi di pino leggermente sovrapposti, continuate aggiungendo a varie altezze il cipresso argentato e terminate con il gruppo di bacche sul davanti. Se desiderate potete anche inserire un filo sottile di luci led tra i rami.

Bouquet di rose: togliete a ciascun stelo di rosa tutte le foglie e poi con la tecnica della spirale create il bouquet (ecco il link con la tecnica). Al termine legatelo con dello spago o nastro e ricoprite i gambi delle rose con piccoli rami di tuya che avrete preparato prima.

Mazzolino per ciascun invitato: suddividete lo stelo di rosa ramificata e lo stelo ramificato di eryngium in modo da ottenere tanti piccoli steli e preparate dei rami corti di verde vario. Iniziate con l’eryngium, poi aggiungete del verde, continuando con le roselline, l’iperico bianco e il rametto di eucalipto. Legate con del nastro o corda tinta blu cenere.

Se avete bisogno di ulteriori consigli per la decorazione della vostra tavola di Natale inviatemi pure una mail e con piacere vi risponderò. Non vedo l’ora di vedere le foto delle vostre realizzazioni!

Se volete approfondire le vostre conoscenze, oppure regalare un corso vi aspetto per il workshop di San Valentino il cui tema sarà  come creare un bouquet direttamente in vaso. Ecco il link con tutti i dettagli.

Buon Natale, ci rivediamo a gennaio!

 
 

piccoli allestimenti a cui ispirarsi per casa

 
 

Sabato scorso, nella serra di Villa La Valverde ho creato dei piccoli allestimenti a cui ispirarsi per casa. Ho iniziato il giorno prima scegliendo i fiori ed i vasi che volevo utilizzare.

Alle bacche che, in questo periodo sono le regine indiscusse per varietà e colori, ho aggiunto pino normandianno, muschio e bulbi di giacinto. Ho deciso di riprendere una tradizione svedese natalizia. In Svezia a dicembre tutte le case si riempiono di bulbi e quando i fiori sbocciano profumano tutte le stanze. I bulbi sono molto semplici da curare, basta vaporizzare la patata ed il fiore ogni ¾ giorni. In casa sbocciano dopo 10 giorni circa. Una volta sfioriti, si tagliano le foglie ed il fiore e si mettono via in un sacchetto di carta la buio e al secco, per utilizzarli poi l’anno successivo. Si potranno poi piantare fuori in giardino da novembre o di nuovo tenere in casa.
Come vedrete dalle foto, ho utilizzato vari tipi di bottiglie, piccoli vasi monofiore e altri elementi che ho trovato nella serra. Un consiglio: cercate sempre di usare almeno tre elementi per creare le vostre decorazioni e osate facendo anche degli accostamenti insoliti. Ad esempio c’era una succulenta in vaso di coccio o una vecchia cassetta di attrezzi in legno hanno dato un tocco insolito al tema natalizio.

Nel prossimo post tutta l’attenzione sarà per la decorazione della tavola per le feste. A proposito il 21 dicembre ci sarà il workshop per creare il vostro centrotavola per Natale (ecco il link con tutte le informazioni).

E voi avete già iniziato con le vostre decorazioni?

Carta regalo e quaderno di Lino’s & Co.

 
 

ispirazioni per le vostre decorazioni a casa nel periodo festivo

 
 

Ho dedicato questi ultimi giorni a navigare in internet alla ricerca di immagini che potessero essere di ispirazioni per voi per creare le vostre decorazioni a casa durante il periodo festivo. Ho trovato ovviamente molto ma alla fine mi sono accorta di essere attirata sempre dalle atmosfere naturali e accoglienti.

Inizio con alcuni consigli pratici che spero possano esservi utili:

  • come già accennato nel post precedente, scegliete innanzitutto una palette di colori (al massimo 3) e lo stile che desiderate ricreare nei vostri ambienti. Con questi due semplici accorgimenti vi risulterà più facile concentrarvi poi su quello che vi piace e su come realizzarlo (ricordandovi anche di ciò che avete a vostra disposizione).

  • abbondate con le candele che aiutano tantissimo nel creare un’atmosfera calda.

  • cercate di decorare tutta la vostra casa per portare il Natale in tutte le vostre stanze

A proposito ufficialmente la data per iniziare le decorazioni natalizie è l’8 dicembre, ma possiamo anche iniziare prima allungando questo periodo così magico!

Amando usare quanto la natura offre in questa stagione, ecco un elenco di verdi che potete comprare dal vostro fiorista oppure, divertendovi a raccoglierlo durante una passeggiata nel bosco.

PINO

Il pino è il re indiscusso di questa stagione. Nei negozi potete trovare due varietà di pino che non perdono gli aghi e che dureranno per tutto il periodo: il pino normandianno (color verde bottiglia intenso) e il pino argentato (color verde argento). Non dimentichiamoci del pino mugo, molto profumato.

FAMIGLIA DEI CIPRESSI

Il cipresso argentato e la tuia, così interessante per la forma delle foglie che mi ricordano i pizzi della nonna.

EUCALIPTO

L’eucalipto sia come rami con foglie che con bacche. Le foglie, dalla tonalità verde argentato, si seccano lentamente e il colore muta diventando argento cenere. Le bacche argento, luminose quando fioriscono, ricordano i fuochi artificiali.

BACCHE

Le bacche di tutti i tipi e colori: ilex rosso, bacche di rosa rosse, brunia argentata, bacche miste nei colori dal marrone al bordeaux, bacche viola scuro di viburnum. Una scelta veramente ampia.

MUSCHIO

Il muschio così soffice e morbido ricorda proprio il bosco e si può utilizzare in 1000 modi.

Nelle foto che ho scelto di condividere ci sono degli spunti interessanti e semplici da realizzare. Per concludere questa prima parte, cercate sempre di scegliere vari tipi di verdi in modo tale da aggiungere movimento e profondità alle vostre creazioni. E non dimenticatevi di una nota di colore!

Fatemi sapere se questo post vi è stato d’aiuto? Se avete creato qualcosa mi piacerebbe vedere le vostre foto. Nel prossimo post idee per la decorazione della tavola delle feste.

Alcune foto sono mie e altre le ho raccolte da Pinterest!

 
 

4 essenziali regole di floral design per creare le vostre decorazioni

 
 

Con l’approssimarsi del periodo natalizio vorrei condividere con voi 4 regole essenziali di floral design che possono esservi utili per qualsiasi tipo di decorazione, dalla tavola natalizia alla festa di compleanno, al vostro matrimonio…
Prendo spunto da un lavoro che ho realizzato a febbraio. Il compito è realizzare  uno scenario d’ispirazione per una confettata.

1. COLORE

La prima regola è la scelta di un colore o una palette di colori (consiglio al massimo 3). L’individuazione del colore, o palette, vi aiuta a delimitare i confini entro cui poi fare tutte le altre scelte necessarie. Il colore può essere declinato in vari modi: tono su tono, contrasto, o vicino nella ruota dei colori.
In questo caso ho scelto una pallette delicata, nelle tonalità del bianco e del rosa. Il verde può essere considerato un colore neutro o di accompagnamento. Troppi colori non danno la possibilità all’occhio di riposarsi.

2. MOODBOARD

Avendo la mia palette di colori, ho cercato in varie riviste (design, arredamento, viaggi, moda ecc) delle foto che potessero essere una fonte di ispirazione e ho realizzato un moodboard cartaceo.  Ma ad esempio, Pinterest  vi permette di ideare un moodboard digitale. Date uno sguardo al mio profilo e con l’avvicinarsi del Natale al moodboard natalizio. Pinterest è una fonte inesauribile di idee per qualsiasi cosa! Lo trovo veramente molto utile e interessante. La creazione di un moodboard o anche di un vostro profilo, vi aiuta a concentrare le idee. Il consiglio comunque è quello di lasciarle fluire e non rimanere rigidi nella vostra visione durante la realizzazione della decorazione.

3. LESS IS MORE

E’ molto importante che la vostra idea sia in armonia con l’ambiente, con ciò che avete a vostra disposizione. Il risultato finale deve essere armonico, equilibrato e nessun elemento deve sovrastare gli altri. E’ sempre meglio togliere che aggiungere.
Nel caso della tavola di Natale, focalizzate l’attenzione su un elemento potrebbero essere i fiori o il colore della tovaglia o la mise en place. Gli altri elementi faranno da scenografia, in perfetta armonia ed equilibro. Sarà uguale se dobbiamo pensare ad un evento o ad un matrimonio.

4. CONTESTUALIZZARE

Tenete sempre in considerazione lo spazio dove operate, i colori che già ci sono, l’arredamento, lo stile, ciò che avete a disposizione.  Ad esempio, nel caso del vostro matrimonio, se  avete già scelto la location, lo stile che sceglierete per le decorazioni dovrà essere in armonia con il luogo.

Ritornando al mio lavoro, il set era romantico con degli elementi vintage. La parete a vetri è stato l’elemento dominante da cui è partito tutto. Nella mia immaginazione, era l’angolo di una serra in una villa in campagna e di conseguenza lo stile era romantico e country.

Queste regole le seguo in qualsiasi situazione, dalla tavola per una cena tra amici alla realizzazione di uno shoot fotografico, dalla progettazione di un evento/matrimonio alla progettazione dei corsi di floral design.

Nel prossimo post ci saranno spunti per la decorazione della casa e per le imminenti feste!

Cosa ne pensate?

La location del set e tutti i materiali sono stati forniti da Ambroso Srl.

Tutte le foto (ad eccezione del set vuoto) sono state realizzate dal fotografo Marco Bravi.

 
 

UNA FINESTRA SULLA SICILIA

 
 

Il mio viaggio alla scoperta della Sicilia. Ciò che mi ha colpito maggiormente oltre alle sue incredibili bellezze storiche sono stati i profumi, la natura, la luce e i colori. La prima tappa è stata Palermo, una città incredibile, intensa, caotica, colorata, contraddittoria e profumata. Angoli mozzafiato, palazzi dove ancora puoi sentire gli echi di un’epoca passata. Mi sentivo completamente trasportata nel tempo, nelle atmosfere del Gattopardo. Lunghi viali con jacaranda, Apecar con frutta e verdura, mercati rionali, il tutto mi riportava ad altre latitudini. E poi ho ritrovato il profumo inebriante dei fiori bianchi di frangipane.

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Un tappa imperdibile è stato l’orto botanico. E’ un mondo unico in Europa, denso di forme, colori e profumi. Varcando la soglia vieni avvolto dalla fragranza del fiore di frangipane e catturato da piante–sculture ultracentenarie.

Proseguendo nel mio viaggio ho ammirato la valle dei templi e visitato il giardino di Kolymbethra restaurato dal Fai. Dopo le emozioni della valle dei templi il giardino di Kolymbethra è un’oasi di pace e verde con i suoi agrumeti, fichi d’India e macchia mediterranea.

Mi sono poi immersa nel barocco siciliano di Modica e Noto, unico al mondo. A Modica, ho soggiornato a Casa Talia, da cui si godeva una vista ineguagliabile delle sue oltre cento chiese. Qui, ogni mattina, uscendo dalla camera per andare nella terrazza–giardino per la colazione, venivo investita dai profumi intensi del gelsomino siciliano e dello stephanothis jasmoinoides. Non avevo mai sentito questi due profumi ed è stata una vera e propria scoperta.

Nel mio vagabondare ho incluso la piccola isola di Marettimo nelle Egadi e Panarea e Stromboli nelle Eolie. Su queste isole le giornate erano scandite dal sole e dal mare (niente macchine, niente illuminazione). Ho potuto godere di cieli stellati mai visti prima e delle fiammate del vulcano di Stromboli. Un’esperienza unica: questo vulcano ancora attivo, ogni ora circa erutta e di sera si possono vedere le lingue di fuoco rosso. Sono rimasta stregata da Stromboli con le sue spiagge di sabbia nera e il fondale marino con sassi lavici neri.

La natura è la vera padrona in queste isole. La luce accecante del sole, i colori intensi dei fiori e delle piante, le sfumature del mare e del cielo, sono in contrasto e allo stesso tempo in armonia con il colore della terra bruciata dal sole.

E le vostre vacanze?

 
 

LA FIORITURA NEL MIO GIARDINO E TERRAZZO A MAGGIO

 
 

Ebbene siamo già a maggio, nel mio giardino e terrazzo ogni giorno c’è una sorpresa. Proprio ieri è sbocciata la prima peonia bianca, erano giorni che la stavo osservando. E che vita frenetica sui suoi boccioli e fiori, formichine che corrono su e giù, insetti che vi si adagiano…

E non si sa da dove sia arrivato un  seme di papavero il cui fiore è sbocciato pochi giorni fa, la corolla così rossa e i petali così delicati.

Le piante che abbiamo scelto per la terrazza si sono ambientate molto bene.

La barriera che abbiamo creato è in continua fioritura: ad aprile le piante di Osmathus erano una nuvola bianca profumata, adesso è la volta delle rose,  dalla rosa moscata con le sue delicate corolle profumate con 4 petali, alla rosa antica noisette piena di boccioli dal tenue colore rosa cipria. Negli otri di terracotta, piante di rose, ambedue profumatissime: una color bianco sporco e l’altra intensamente fucsia. Entrambe ricordano le rose inglesi da giardino David Austin.

Anche dai semi messi a dimora un mese fa si incominciano a vedere gli steli e le foglie. Per la fioritura ci vuole ancora pazienza, abbiamo piantato il pisello odoroso, la nigella e il gittaione. Tutti fiori estivi colorati.

Le piante aromatiche sono uno splendore e le prime fragole sono già state assaggiate.

Lungo il perimetro del giardino ci sono rose gialle, rosa, rosse, vermiglio. In ogni angolo c’è del colore,  sembra quasi che un pittore con la propria tavolozza abbia perso i suoi colori.

Domenica pomeriggio, seduta in terrazza godendomi il sole, leggevo un articolo sull’uso della rosa nella cosmetica. Risulta essere il fiore più studiato da biologi e botanici. Sono solo due le rose, sempre antiche,  che vengono usate in cosmetica: la centifolia e la damascena. La centifolia viene coltivata nel sud della Francia e in Marocco, nella valle delle rose ( se vi capita di essere in Marocco vi consiglio di vederla perché è veramente meravigliosa). La damascena arriva dalla Turchia e dalla Bulgaria. Elisabeth de Feydeau, professoressa alla scuola di profumieri a Versailles descrivel’aroma della centifolia: tono erbaceo, poudrè e gourmand. La damascena ha invece un aroma più fruttato, con note di litchi, lampone, geranio e verbena.

Ed infine, sempre a proposito di rose, vi invito a vedere questo video sulla “rosa di Granville” proveniente dalla villa  di Monsiuer Dior a Granville in Normandia. La villa dal 1997 è diventata un museo con annesso giardino.

Ci ritroveremo fra un mese per vedere i semi fioriti e la lavanda bianca!

 
 

FIORI E IL FUORI SALONE A MILANO #2

 
 

Ho trascorso la serata nel distretto simbolo del Fuorisalone, la zona di Tortona. Che effervescenza, giovani, famiglie tutti a godersi l’aria primaverile tra il Mudec e la zona ex Ansaldo che adesso ospita gallerie, spazi espositivi, showrooms.

La seconda giornata l’ho dedicata completamente a girovagare a Brera dove si trovano gli showrooms dei grandi marchi e non solo.  Avevo alcune mete prefissate ma mi sono anche goduta ciò che di passaggio incontravo. Per caso mi sono ritrovata di fronte alla chiesa sconsacrata di San Carpoforo dove all’interno c’era Bulthaup, il cui allestimento era veramente mozzafiato. L’essenzialità delle linee, tono su tono per i mobili che interagivano perfettamente con i muri della chiesa. E in tutto ciò un tavolata lungo il quale erano disposti vasi con ranuncoli bianchi.

Tra le mie mete c’era l’orto Botanico all’interno dell’Università degli studi di Milano, una piccola oasi di pace nel centro della città. L’orto è stato creato nel 1774 sotto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria.  Anche qui sparsi per il giardino mobili di design su cui sedersi e rilassarsi. Peonie sbocciate, delicati fiori azzurri di orchidea oltre ad uno splendido glicine rampicante. Lungo il loggiato dell’università 50 oggetti icona riproposti. Dialogo tra moderno e antico.

E poi in via Palermo un susseguirsi di designer come HayMarimekko. Marimekko ha arredato un appartamento, ogni stanza curata nei minimi particolari e l’insieme molto romantico in stile nordico. E sempre in via Palermo al n. 1 l’orto cinetico costruito sul tetto di un edificio. Un angolo fresco, delizioso, e colorato con un mix di fiori e verdura.

Ma prima di terminare non potevo non parlare dell’Hotel Diurno, un luogo magico aperto in via eccezionale per tutta la settimana del Fuorisalone. Un gioiello che grazie al FAI ha ripreso vita. Questo luogo che si trova nel sottosuolo alla fermata della metropolitana di Porta Venezia, era stato progettato da Piero Portaluppi tra il 1923 e il 1925. Qui erano ospitati bagni, terme, barbieri, parrucchieri e manicure per signore. Un salto a ritroso nel tempo… Sempre per il Fuorisalone ho visitato anche alcune stanze dell’appartamento di Piero Portaluppi  (la casa attualmente è abitata dal nipote), il fascino degli ambienti è rimasto lo stesso. Accanto c’è la vigna di Leonardo nella casa degli Attellani che non sono riuscita a vedere ma mi dicono assolutamente da non perdere.

 
 

FIORI E IL FUORI SALONE A MILANO #1

 
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A Milano, ad aprile ogni anno si svolge la settimana del design che comprende il salone del mobile e il Fuorisalone. Il Salone del mobile è nato nel 1961 per promuovere le esportazioni italiane dell’arredo ed i suoi componenti. Ad oggi è un appuntamento imperdibile per il design a livello italiano ed europeo. Per Il Fuorisalone quest’anno ci sono stati 1258 eventi sparsi in tutta la città. Durante questa settimana la città apre le sue porte, i suoi tesori a tutti. Le zone più importanti sono: la Triennale, le 5 Vie, Brera, centro, Tortona e Lambrate.
Quest’anno ho deciso di dedicare due giorni agli eventi presenti al Fuorisalone. Nel costruire l’itinerario mi sono focalizzata sull’interazione fra design e spazi storici. L’imbarazzo della scelta era veramente enorme.

La prima tappa è un must del design: lo Spazio Rossana Orlandi. Uno spazio affascinante tra cui il cortile immerso nel verde con un lungo tavolo di legno bianco con una sequela di vasi fioriti. Accanto il ristorante Marta con una decorazione floreale moderna e spumeggiante.

Proseguendo ho visitato due palazzi storici. Palazzo Litta che ospitava nel cortile un villaggio africano 2.0 ideato da Francis Kerè. Al piano superiore mi ha colpito il progetto di arredo per case minuscole di Singapore. Il soffitto era completamente coperto da palloncini colorati… Palazzo Turati ospitava i lavori di 125 designer olandesi. Entrando nel cortile la meraviglia di 15.000 bulbi di tulipani donati dal consolato olandese per ringraziare la città di Milano.

Continuando mi sono addentrata nella zona 5 Vie dietro Piazza Affari. Un reticolo di vicoli e viuzze dove in ogni angolo e cortile c’erano artigiani, piccoli negozi e installazioni in zone a dir poco insolite.

Una installazione in particolare era all’interno del Garage Sanremo, metà parcheggio e metà spazio espositivo. Interessante e molto stimolante la commistione fra luoghi insoliti e design. Sempre su questo filone si sono create installazioni in appartamenti vuoti e non ristrutturati ma ciascuno con una sua anima. La casa aperta Ladies & Gentlemen ne è un esempio con il corridoio coperto da una boiserie in legno nera,  le porte finestre con vetri colorati, per non parlare del terrazzo su un cortile chiuso.

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Ed infine l’ultima sosta è stata dallo stilista sardo Marras che ospitava Accumuli. Attraversando l’atrio del palazzo e aprendo un portone in vetro sono stata avvolta prima dal profumo inebriante del glicine e poi dai suoi fiori. Un angolo fiorito all’interno di un palazzo. Uno spazio dove il dentro e il fuori erano un continuo dialogo. Mazzi di fiori all’esterno, vestiti con tessuti floreali all’interno, carta da parati dai motivi floreali, pezzi di arredamento vintage. Il tutto creava un’atmosfera quasi onirica. Proseguendo si arrivava all’installazione Accumuli, un bagno di minimalismo con fili, terracotta e acqua. Ma l’ultimo scorcio era su una sala con tavoli imbanditi con porcellane, fiori e fotografie di persone ultracentenarie a far da cornice.

Il fil rouge di questa giornata: fiori e design.

Fine della prima parte!

 
 

ARREDARE LA TERRAZZA SUL LAGO #1

 
 

Eccoci in partenza per il vivaio dove con Giovanni, botanico che sta frequentando un corso di garden design, sceglieremo le piante più adatte per arredare la terrazza sul lago di cui vi abbiamo parlato nel post precedente.
Questa terrazza diventerà un angolo relax, un proseguimento del soggiorno già dalla primavera, dove poter mangiare e rilassarsi leggendo un libro o ascoltando della musica.
Un angolo di pace.

Vedendo la terrazza con Giovanni abbiamo deciso di creare due punti di verde.
La terrazza riceve il sole nel pomeriggio e in estate c’è un pergolato di vite.
Erano presenti già alcune piante: ellebori, nandine, skimmie, rose rifiorenti, bulbi di tulipano, muscari e giacinti.
Abbiamo aggiunto delle perenni, delle aromatiche, degli arbusti, delle graminacee e dei semi di fiori. Volevamo che la terrazza fosse fiorita tutto l’anno. Tutte queste piante sono di facile manutenzione, amano sole e ½ ombra, ed un terriccio universale.
Abbiamo selezionate alcune aromatiche con un fogliame particolare: il timo variegato con foglioline verde/oro, menta rossa glaciale dalle foglie quasi rosso marsala, melissa, basilico e origano.

Un piccolo dono per i folletti: piante di fragole…

La lavanda non poteva mancare e così abbiamo scelto  due varietà: la lavanda selvatica rosa che sta già fiorendo e la lavanda bianca edelweiss. Quest’ultima mi incuriosisce molto, non avendo mai visto della lavanda con fioritura bianca.

Ci siamo innamorati a prima vista della stipa (famiglia delle graminacee) con la sua ricca chioma fluente e  danzante (tra l’altro è stata utilizzata in una splendida pubblicità di Hermès).
Le graminacee sono state riscoperte in questi ultimi anni e, vengono utilizzate molto dai garden designer in tutto il mondo, poiché richiedono poca acqua e manutenzione. Sono piante molto scenografiche in tutte le stagioni. In inverno, ad esempio, ricoperte di brina sono uno spettacolo emozionante.
Una piccola digressione sulle graminacee… Un’idea per una gita fuori porta sul Lago d’Iseo.
A Paratico, la garden designer Cristina Mazzucchelli, ha riqualificato il lungo lago con il parco delle erbe danzanti con molte graminacee.
Vi consiglio inoltre sempre sul Lago d’Iseo, dal 18 giugno al 3 luglio 2016, la passeggiata  sulla terraferma e a pelo d’acqua, per circa 3 km,  sull’installazione “The floating Piers” creata dell’artista bulgaro Christo, che collega la terraferma ad alcune isole del lago.

Per creare la barriera verde, abbiamo pensato di aggiungere due arbusti di Osmanthus Burkwoodii alle rose ( la “Noisette”, una rosa antica origina degli Stati Uniti (1817) i cui fiori sono piccoli e di un delicatissimo rosa antico e la rosa  “Rosalita moscata”, un pizzico di rosa cinese, con i boccioli di 5 petali dal  profumo evanescente). L’Osmanthus è un arbusto sempre verde, perenne, resistente al gelo, con una fioritura primaverile bianca profumatissima. Dopo solo una settimana i fiorellini si sono aperti.

Con il nostro bottino di piante e semi siamo ritornati verso il lago per metterli a dimora nei Bacsac.
La terra usata per invasarli è composta da metà terreno e metà terriccio.
Nella terrazza erano già presenti delle vecchie anfore in terracotta a cui abbiamo accostato i Bacsac di diverse dimensioni, aggiungendone un paio rosso ciliegia per dare un tocco di colore.

Nel prossimo post continueremo con il nostro resoconto.

 
 

PRIMAVERA E VOGLIA DI GIARDINO

 
 

Fin dall’antichità, nelle varie civiltà, il giardino rappresentava e sostituiva l’Eden perduto, il luogo ideale di pace, piacere e armonia.

Nell’era attuale dove i centri abitati sono soffocati dall’inquinamento e dal cemento, dove lo spazio scarseggia, il verde è diventato il valore più prezioso ed è forte l’esigenza di trovare luoghi di riposo, di fuga dalla vita moderna, di riconciliazione con la natura. Chiunque di noi sogna di possedere una piccola Babilonia; un terrazzo fiorito, un cortile con piante rampicanti o un giardino rigoglioso.

Tra le sette meraviglie del mondo antico vi erano annoverati proprio i giardini pensili dell’antica città di Babilonia. Si narra che il re Nabuccodonosor  fece costruire i giardini per allietare le giornate della giovane moglie Amiti.  Il re adornò i giardini con alberi e piante di ogni specie possibili e immaginabili, provenienti da tutte le parti del mondo.

Oggi anche noi dobbiamo inventarci un modo nuovo per vivere la natura in città, trasformando ritagli di cemento in oasi fiorite, giardini pensili e angoli di natura sottratti al degrado, al fine di portare a innesti duraturi di natura in grado di mutare in meglio il paesaggio delle nostre case e delle nostre città.

Quale periodo migliore di questo, nel momento in cui la natura risorge, per mettere alla prova la propria voglia di contatto con la terra. E’ quasi primavera, la stagione delle semine e della messa a dimora dei bulbi a fioritura estiva e di piante belle come le peonie.

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Non perdetevi il prossimo appuntamento: con Giovanni andremo a comprare piante e semi per una terrazza sul lago. Sarà un reportage fotografico dove racconteremo questo progetto. Non mancheranno consigli e descrizioni delle piante che sceglieremo. Con il passare dei mesi condivideremo i cambiamenti che avverranno, le piccole sorprese, che ovviamente ci saranno.

Immagini:  alcune immagini sono tratte da Bacsac.